
GIOVANNI SOLLIMA
Violoncello
Frequenta il conservatorio "V. Bellini" di Palermo e si diploma in Violoncello (con Giovanni Perriera) e in composizione (con il padre Eliodoro Sollima). Comincia subito una prestigiosa carriera musicale avendo l'onore di collaborare con personalità come Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fisher, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu e Antonio Albanese e con orchestre tra cui la Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool Philharmonic (di cui è stato Artist in residence nel 2015), Royal Concertgebouw Orchestra, Berlin Konzerthausorchester, Australian Chamber Orchestra, Il Giardino Armonico, Cappella Neapolitana, Holland Baroque Society, Budapest Festival Orchestra.
La sua prima composizione di rilievo risale al 1993, quando scrive, assieme ad altri compositori, "Requiem per le vittime della mafia", eseguita nella Cattedrale di Palermo ad un anno esatto dalla strage di Capaci.
Nel mese di ottobre 2002 assieme alla cantautrice Elisa viene rappresentata al Teatro Massimo di Palermo Ellis Island, un'opera musicale sul tema dell'immigrazione, con musiche di Giovanni Sollima, la regia di Marco Baliani, la direzione musicale di Todd Reynolds e i testi di Roberto Alajmo.
Nel 2007 realizza insieme con l'animatore Lasse Gjertsen il videoclip in 2 parti "Sogno ad Occhi Aperti (Daydream)".
Nel 2012 fonda insieme al violoncellista Enrico Melozzi il progetto 100 Cellos, un ensemble composta da un centinaio di violoncelli che ha come scopo la diffusione della cultura musicale, con cui tiene concerti in Italia, Ungheria e Giappone.
Nel 2013 e nel 2014 è direttore artistico e maestro concertatore del festival salentino della Notte della Taranta.
Compone la Suite per violoncello e orchestra Terra di Variazioni, da cui è estratto l'inno di Expo 2015.
Suona un violoncello Francesco Ruggieri fatto a Cremona nel 1679.